Gradisca d'Isonzo

Da cinque secoli una città di confine

Si trova sul lembo estremo della pianura friulana, sulla riva destra del fiume Isonzo e poco sotto le alture del Carso. Fondata dalla Repubblica di Venezia per difendere la pianura friulana dai Turchi (1479), Gradisca conserva ancora la forma della città-fortezza e le tracce dei tanti cambiamenti avvenuti in cinque secoli di storia. Infatti si è trovata più volte al centro di contese fra grandi potenze europee. Conquistata nel 1511 dagli Austriaci, rimase sotto gli Asburgo per quattrocento anni, a parte il periodo in cui fu contea principesca sotto gli Eggenberg (1647-1717) e la parentesi napoleonica. Dal 1918 appartiene all'Italia e fa parte della provincia di Gorizia. La sua è una storia unica nella regione Friuli Venezia Giulia e merita di essere conosciuta.

in questo sito

Delle vicende di Gradisca si sono occupati molti autori, fin dai tempi remoti della dominazione veneta. I tanti cambiamenti avvenuti in questa terra di confine dal secolo XVI ai giorni nostri, così come le guerre scoppiate attorno alla fortezza,  hanno interessato diverse generazioni di storici e prodotto una vasta documentazione. Questo materiale, però, è in buona parte di difficile reperimento. Per facilitare le ricerche degli studiosi e degli studenti, ma anche per soddisfare la curiosità degli appassionati della storia di questo lembo estremo del Friuli, in questo sito si propone una raccolta di testi, indicazioni bibliografiche e immagini con la speranza di essere utili all'allargamento della conoscenza di una realtà che è stata più volte al centro di vicende di ampia portata.

una città verde

Gradisca ha la caratteristica di avere un interessante centro storico, in parte racchiuso da mura quattrocentesche, che conserva il reticolo viario creato con la fondazione della fortezza e una serie di nobili palazzi dei secoli XVII e XVIII distribuiti nelle quattro strade principali.

Al posto dei bastioni costruiti per rafforzare la cinta, dopo la metà dell'Ottocento - quando il lato sud-occidentale delle mura è stato abbattuto - sono stati creati una serie di parchi (La Spianata, la Pineta e la Rotonda) di grande suggestione, che costituiscono la zona di separazione e di passaggio tra la città antica e l'abitato sviluppatosi tra '800 e '900.

Secondo una consuetudine tipicamente austriaca la specie arborea più presente in questi parchi è l'ippocastano.

 

ARCHIVIO DI IMMAGINI

Il patrimonio di immagini storiche di Gradisca non ha ancora trovato modo di essere raccolto in un unico archivio pubblico organizzato e consultabile.

Esistono però numerosi archivi privati dove si conservano immagini preziose, scatti fotografici e cartoline, della Gradisca ottocentesca e del periodo che precede la prima guerra mondiale. Sono davvero preziosi perchè Gradisca, a causa della vicinanza del fronte carsico e del passaggio di eserciti, subì molti danni al patrimonio edilizio storico e solo le fotografie ci danno l'idea di com'era e com'è cambiata. Oggi il centro  conserva ancora la sua fisionomia complessiva ma molto è andato perso. 

Da questi archivi spesso escono pezzi interessanti che vengono pubblicati sui social network. Noi ci proponiamo di raccoglierli e riunirli in questo sito.